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Come fotografare interni con luce artificiale?

Ebbene sì, l’autunno e le giornate grigie sono arrivate, ora fotografare gli interni diventa più difficile, il grigio entra in scena e rischia di appiattire tutto!

Per non dover aspettare la giornata di sole, bisogna per forza farsi aiutare dalle luci artificiali e oggi ti voglio dare due dritte su come fare!

USA LE LUCI DI CASA

La prima e più immediata luce che si può utilizzare è quella delle varie lampade e lampadari presenti in casa.

Sembra facile ma non lo è! Queste luci vanno gestite!

Bisogna però vedere se i lampadari che vogliamo accendere emettono la stessa luce, ovvero, per le lampadine a led (che ormai sono, quantomeno, la maggioranza) la loro temperatura in gradi Kelvin.

Per un migliore risultato cercare di utilizzare solo lampade che abbiano lampadine che emettono lo stesso colore, almeno le luci da gestire saranno solo 2!

Non importa se le luci sono “gialle”, con il bilanciamento del bianco, fatto prima dello scatto, o in post produzione, tutti i colori saranno quelli naturali!

Fatto questo prestare attenzione che la fonte luce, a meno che non faccia dei giochi di ombre suggestivi, non entri nell’inquadratura, soprattutto se si devono utilizzare tempi di posa un po’ più lunghi… si formerà una palla luminosa che poi è difficile da gestire anche in post produzione!

Se proprio non è possibile escludere la luce dall’inquadratura ed è assolutamente indispensabile che sia accesa allora potete utilizzare un piccolo trucco: la carta forno! Naturalmente se è possibile nasconderla dietro l’abatjour!

Sembra una follia ma mettere della carta forno attorno alla lampadina renderà la sua luce più soffusa (meno “palla di fuoco”) e sarà più gestibile in fase di post produzione.

USA IL FLASH

A queste luci, puoi aggiungere l’utilizzo del flash, ti sconsiglio di utilizzarlo con tutte le luci spente, ma come supporto!

Questo perché emana un fascio che crea una luce piuttosto dura!

Eviterei altresì il flash incorporato perché non è direzionabile e punterà direttamente sull’oggetto, illuminandolo troppo rispetto al resto.

Se non puoi proprio fare diversamente anche qui il trucco della carta da forno può aiutare e migliorare un pochino le cose.

Più facile il flash esterno: intanto illumina di più, poi è direzionabile, quindi puoi non puntarlo sull’oggetto bensì in alto (con soffitti che siano alti al massimo 3,5/4 metri) la luce ricadendo giù sarà ingentilita!

Attenzione però questo va bene con soffitti bianchi! Se il soffitto è colorato, la luce porterà con sé anche il colore!

Il “bello” del flash è che lo puoi anche posizionare lontano dalla tua fotocamera e gestirlo wireless, quindi metterlo in un punto che possa esserti utile, facendo sempre attenzione a non inquadrarlo nello scatto!

Esistono dei diffusori per flash, ma se non vuoi comprarli ancora una volta la carta forno può essere un valido aiuto per ingentilire la luce, soprattutto se non puoi puntare al soffitto.

USA PANNELLI RIFLETTENTI

Quando le ombre sono un po’ forti puoi farti aiutare da pannelli riflettenti (o anche una semplicissima lastra di polistirolo): lo devi posizionare dove c’è l’ombra facendo attenzione a tenerlo fuori dall’inquadratura, la luce batterà sul pannello e si rifletterà intorno attenuando il forte buio.

VARIE

Esistono ovviamente strumenti professionali come ombrelli riflettenti, convertibili, traslucidi oppure softbox, da usare con flash o torce, ma se non si posseggono si può usare la fantasia!

Ad esempio si possono utilizzare le torce che abbiamo in casa, posizionarle in punti strategici, sempre ingentilendo il fascio luminoso con carta da cucina!

Se però non hai voglia di fare tutte queste attenzioni, o se ci hai provato, ma non sei del tutto soddisfatto del risultato puoi sempre contattarmi

LA POSTPRODUZIONE FOTOGRAFICA È PROFESSIONALE?

L’altro giorno una persona mi ha detto che non ero capace davvero a fotografare, o quanto meno non ero sicura di me perché io fotografo i RAW!

Secondo lui, ma sono certa siano in molti a pensarla allo stesso modo, se uno è davvero un bravo fotografo, riesce a fare tutto in fase di scatto e quindi a scattare in jpeg.

Ho idea che chi la pensi in questa maniera non abbia idea davvero della differenza tra un file raw e un file jpeg!!!

DIFFERENZA TRA RAW E JPEG

Chi scatta in jpeg si perde davvero un mondo:

– la macchina fotografica già non vede come l’occhio e non coglie davvero tutte le sfumature che il nostro occhio riesce a vedere (in una casa vedrai correttamente illuminato l’interno, con le sue zone d’ombra e di luce e vedrai perfettamente l’esterno; con la macchina fotografica devi decidere cosa esporre correttamente… devi scendere a compromessi).

Con il raw però la gamma dinamica (si chiama così la capacità di vedere le sfumature) è abbastanza ampia, con il formato jpeg invece questa capacità si riduce di parecchio. (che senso ha, quindi, spendere tanti soldi per sensori di ultima generazione se poi non li usi? Sarebbe come avere un aereo a cui hai tolto le ali!)

– oltre alla gamma dinamica, perdi milioni di colori da 16,7 a 4,4…

– il file jpeg è un file compresso e lavorato dalla macchina fotografica.

quindi in fase di post produzione nel file raw recuperi tantissime informazioni che non puoi assolutamente recuperare nel file jpeg!

Ha davvero senso scattare in jpeg?

USARE IL FILES RAW NON SIGNIFICA NON FARE ATTENZIONE

ATTENZIONE, scattare in raw non vuol dire scattare “alla cavolo”, tanto poi recupero in post produzione!!

Scattare in raw significa scattare al meglio delle possibilità della macchina che ho in mano.

Lo studio antecedente, l’attenzione all’inquadratura, ai dettagli e alle luci va fatto anche, direi soprattutto, se scatti in raw.

La post produzione non deve essere un lavoro di ore per correggere, ma un lavoro che permetta solo di tirare fuori tutte le informazioni immagazzinate dal nostro sensore!

Vedi queste due foto? Non avrei avuto un risultato così buono avessi scattato in jpeg!!!

prima della postproduzione

dopo la postproduzione

Quindi diffida da chi ti dice che un fotografo professionista scatta in jpeg e non fa quasi postproduzione perché le fa perfette subito al click…

Naturalmente sto parlando di foto professionali… quando sono in vacanza con la mia famiglia, a meno che non stia fotografando qualcosa di particolare interesse, spesso scatto in jpeg, se no poi passerei ore in postproduzione oppure non mi stamperei nessuna foto dei miei figli!

Ma se devo fare un lavoro per un cliente voglio mettermi nelle migliori condizioni possibili per poter consegnare un lavoro impeccabile!

Perciò se hai bisogno di foto per i tuoi locali, non esitare a contattarmi!

La fotografia va studiata molto bene… perché?

Ti faccio una domanda per cosa usi la fotografia?!?:

  • Se sei un ristoratore/albergatore/host suppongo per fare vedere la qualità della tua struttura (sapendo che spesso, nella mente umana tale qualità sarà abbinata a quella del servizio fornito);
  • Se invece sei un geometra/architetto/costruttore sicuramente per fare vedere la tua bravura nella progettazione e realizzazione, e la tua professionalità anche nell’utilizzo dei migliori materiali e delle migliori tecnologie (farai infatti anche foto del “durante” la realizzazione);
  • Un arredatore, le farà per far vedere la tua professionalità, la tua bravura nell’ottenere ambientazioni ricercate e belle.
  • Quando vendi casa, la fotografia dovrà attrarre il probabile compratore per farlo scegliere la tua casa anziché quella “del vicino”;
  • Se hai un negozio d’arredo le foto servono per far vedere la qualità di ciò che vendi…

INDIVIDUA IL PUBBLICO

Il primo step quindi, per un buon servizio è il pubblico a cui rivolgersi!

Questo determina sicuramente già alcune scelte per quanto riguarda l’illuminazione, l’angolazione e l’altezza da cui scattare (eh sì anche la scelta dell’altezza cambia il risultato finale!).

Per quanto riguarda l’illuminazione sarebbe sempre da preferire ed utilizzare quella naturale, che però può essere anche accompagnata da quella artificiale… attenzione che bisogna saper gestire luci così diverse!

TRASMETTI EMOZIONI

Capire il pubblico a cui rivolgersi on basta: dobbiamo attrarre l’attenzione, dobbiamo trasmettere una precisa emozione!

Come si può fare? Con l’aiuto della COMPOSIZIONE, che non è solo sistemare gli oggetti (se fotografi un palazzo non puoi mica spostare nulla!),

La composizione è capire cosa riprendere o meno nell’inquadratura, come usare le luci per “bilanciare” magari dei vuoti o per dare particolare importanza ad un determinato “soggetto”… e molte altre accortezze.

Questo comporta che, capito il pubblico, scelta la giusta angolazione e altezza da cui catturare la scena, deciso in linea di massima se utilizzare solo luce naturale o anche artificiale, poi dovrò addentrarmi nel dettaglio di quelle scelte:

  • magari dovrò girarmi di qualche centimetro per non prendere (o al contrario per prendere un determinato oggetto o zona)
  • sceglierò una profondità di campo maggiore o minore a seconda che io desideri che sia tutto perfettamente nitido o se preferisco esaltare un determinato dettaglio sfuocando il resto…

A volte si fanno anche delle prove, capita di avere un’idea precisa in testa che poi non rende come vorremmo e quindi si apportano alcune modifiche alle scelte fatte!

Ecco perché la fotografia dei tuoi interni va studiata per dare il giusto significato!

Non possono ridursi ad un “click e via” perché, come detto più volte, non solo si perderebbero in mezzo alle milioni di altre immagini che ci sono sul web, ma, quand’anche fossero viste, non susciterebbero quella REAZIONE EMOTIVA che ti permetterebbe di emergere come “unica soluzione possibile” per quello che un cliente sta cercando!

RACCONTA UNA STORIA

Inoltre otterremo un risultato migliore (ovvero riusciremo a suscitare un’emozione più forte) quando riusciamo, con gli scatti, a raccontare una storia:

  • quello che vivrai se vieni in quel hotel/B&B/casa;
  • La fatica e lo studio dietro a quella realizzazione;
  • la ricerca e la cura di ogni dettaglio;
  • immaginare la propria vita in quella casa;
  • la professionalità del servizio e la qualità dei prodotti.

Non è una cosa semplice, è qualcosa che chiede studio e dedizione, non a caso il servizio fotografico richiede tempo, così come la post produzione dopo.

Sono ore e ore di lavoro per un risultato impeccabile.

NON ASPETTARE…

Quindi che fai? Vuoi continuare con fotografie sempre uguali che non portano a nessuna reazione perdendo così potenziali clienti (e quindi soldi) o vuoi finalmente cominciare a fare qualcosa per il tuo business con una fotografia studiata ad hoc?

Non aspettare oltre contattami!

Se ti dovessi dire che la fotografia e la post-produzione di un interno cambia a seconda del pubblico a cui fai riferimento? Probabilmente mi risponderesti così:

“Mah… un interno è un interno, perché ci dovrebbe essere differenza?”

E posso perfettamente capire questo dubbio, perché è quello che io stessa avrei detto prima di specializzarmi nella fotografia d’interni!

Ora ti spiego come, pur trattandosi dello stesso “ramo” esistano delle differenze sostanziali nel modo di scattare e di post-produrre un immagine di un ambiente:

– shooting per vendere o affittare casa:

queste foto sono per un annuncio immobiliare e dovrai mostrare alcune caratteristiche della casa, come spazi e luminosità.

È un genre di fotografia che deve attrarre un pubbilco che cerca casa!

Se vuoi davvero fare la differenza dovrai suscitare delle EMOZIONI.

Quindi prima di tutto dovrebbe esserci un minimo di scenografia alla base, ma in secondo luogo cercherai di dare il senso di calore… devi attirare le persone e farle desiderare di andare a vedere la casa pensando “questo potrebbe davvero essere il posto giusto per creare il mio rifugio, il mio nido!” .

E questo come lo fai? Facendo una particolare attenzione alle luci e ai colori sia quando scatti che dopo in post-produzione. Le immagini saranno tendenzialmente più “morbide” con sfumature tendenti a colori caldi.

Ho scritto “tendenzialmente morbide”, perché ogni casa ha la sua anima che va colta e valorizzata: ad esempio, l’altro giorno mi è capitato di fotografare un rustico, in questo caso vista la presenza di mattoni e tanti mobili in legno, ho appositamente enfatizzato questi elementi per far vivere la sensazione di “casa di una volta”, impressione che si avrà varcando la soglia di quella casa.

– Shooting per B&B, case vacanze, strutture micro-ricettive o Hotel:

queste foto sono fatte per siti, portali di prenotazioni e dovrai mostrare spazi e luminosità.

La fotografia di strutture ricettive serve per un pubblico che vuole fare le vacanze (o che viaggia per lavoro)

Ma questa volta, le emozioni, che pur devono esserci, saranno messe in secondo piano, perché la cosa più importante da far vedere è la “pulizia” e lo stato del locale.

Quindi, fatta la premessa che anche qui una scenografia sarebbe auspicabile, le luci andranno correttamente calibrate, mantenendo quel calore che ti da il benvenuto, ma che allo stesso temo ti faccia percepire la freschezza degli ambienti.

In questo caso sarà un’ottima cosa enfatizzare i mobili e i tessili utilizzati, tutto quello che fa percepire l’attenzione e la cura della stanza fatta per il turista o l’uomo (o donna!) d’affari.

Il messaggio che si deve trasmettere è “Qui sei il benvenuto… è tutto pronto, sistemato e curato per TE, affinché tu ti possa sentire bene”!

– Shooting per mostrare una ristrutturazione o una nuova costruzione:

queste foto sono più che altro fatte per far vedere la capacità di fare determinati lavori. Spesso le case non sono nemmeno arredate.
È un tipo di fotografia destinata ad un pubblico che sta cercando i giusti professionisti per ristrutturare casa!

Spazi, luminosità ed emozioni passano in secondo piano, quello che bisogna valorizzare è la precisione del lavoro, la tecnica e il tipo di materiale usato!

Bisogna valorizzare questi elementi anche con fotografie di dettaglio!

L’immagine deve sottolineare la bravura, l’attenzione al particolare e anche la passione di chi ha lavorato, deve dire “puoi affidarmi casa tua, ad occhi chiusi, il lavoro eseguito sarà perfetto curato in tutto!”

– Shooting per rivista di settore:

in questo caso quello che conta di più è il design o la storia di chi l’ha pensata e realizzata.
Ogni rivista poi si occupa di un “campo”, diciamo così: quella che ti da spunti per sistemare casa tua e si concentrerà sugli spazi e i materiali, quella che si concentra sui rustici e le case di lusso, e ovviamente si concentrerà sul design…!

Vedi come, benché parliamo in maniera generica di interni, in realtà bisognerà sempre capire la finalità per cui vengono commissionato uno shooting!

Una foto non correttamente studiata potrebbe non produrre l’effetto desiderato, ecco perché un fotografo specializzato, ancora una volta, è la soluzione migliore, saprà fare la giusta foto e la giusta post-produzione a seconda dell’utilizzo che verrà fatta dell’immagine!

Se vuoi valorizzare i tuoi interni con fotografie studiate a seconda del possibile cliente non esitare a contattarmi!