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Non tanto tempo fa ho raccontato quanto la post produzione, o meglio lo sviluppo dei file fotografici, sia davvero importante per poter enfatizzare al meglio il messaggio finale che si vuol dare con quell’immagine! (se ti interessa ne ho parlato qui!)

In un altro articolo ho parlato di dominanti e di come bisogna stare attenti a sistemarle per evitare di avere immagini troppo fredde (quando la dominante è blu) o irreali e distraenti (quando la dominante è gialla).

LO SVILUPPO VA FATTO CON ATTENZIONE

Oggi vorrei mettere insieme questi due elementi e di nuovo ribadire l’importanza di uno sviluppo fatto con attenzione.

Come abbiamo visto se non si fa il bilanciamento del bianco manuale ogni volta che si cambia ambiente ci troveremo con dei file che avranno sicuramente delle dominanti!

Questo è un problema, a cui se ne aggiunge un altro: spesso nella stessa stanza, a seconda dell’inquadratura queste dominanti cambiano!

Ti ritrovi con una visuale tendente al blu, e magari un’altra tendente al giallo… sembra incredibile, ma capita.

Lo sappiamo il sensore, per quanto sofisticato non vede come l’occhio!

Siccome nella realtà non è così, la stanza ha gli stessi colori da qualunque lato tu la guardi è importante che sia lo stesso nelle immagini.

UN CLIENTE POTREBBE DIFFIDARE DELLE IMMAGINI…

Troppo spesso mi capita di vedere nei servizi fotografici ambientazioni che cambiano colore a seconda dell’inquadratura e questo è deleterio.

Prima di tutto colori diversi confondono chi guarda le immagini che non capirà che caspita di colori ci sono in quella stanza, e questa “confusione” benché inconscia sarà distraente e potrebbe allontanare un possibile cliente!

Se c’è qualcosa che non torna, un possibile cliente resta diffidente!

Inoltre questi cambi di tonalità potrebbero minare la tua professionalità… Verrà infatti percepita poca attenzione nel servizio fotografico che potrebbe essere generalizzato con una poca attenzione verso il cliente in generale!

Lo so che ti sembro esagerata, ma se ci pensi un attimo queste associazioni sono all’ordine del giorno!

BISOGNA GUARDARE NON SOLO ALL’IMMAGINE SINGOLA, MA ALL’INTERO SERVIZIO…

Perché queste dominanti non ci siano e comunque la stanza abbia sempre le stesse tinte sarebbe importante fare il bilanciamento del bianco prima di scattare, possibilmente in maniera manuale.

Se però non è possibile o, nonostante questo, ci sono delle differenze, è indispensabile sistemare le cose in fase di post produzione / sviluppo dei file.

Ricordandosi che non ci si limita alla lavorazione della singola immagine, ma di tutto il servizio.

Ogni immagine deve essere confrontata con le altre, per avere un servizio omogeneo!

Un servizio professionale è anche questo, l’attenzione a questi piccoli dettagli che però faranno una grande differenza!

Se vuoi avere un servizio professionale per i tuoi interni non esitare a contattarmi!

Conosci la tecnica dell’HDR? a cosa serve?

La fotografia d’interni è quella che, più di qualunque altro genere, deve rappresentare la realtà, soprattutto quando quelle immagini promuovono una struttura ricettiva o servono a vendere una casa.

Quando si vede dal vero ciò che si è visto tramite immagine si deve ritrovare tutto.

Per questo motivo, per questo genere di fotografia, più che per altri ci si interroga se sia corretto o meno fare post-produzione e/o utilizzare la tecnica dell’HDR.

Sulla post produzione ho già parlato qui, sottolineando la differenza in realtà con lo sviluppo del file e quanto quest’ultimo sia importantissimo.

COS’È L’HDR?

Oggi vorrei parlare della tecnica dell’HDR (High Dynamic Range), se non lo sapessi è l’unione di più immagini con la stessa inquadratura, ma con esposizioni differenti.

Questo per ottenere un’unica immagine correttamente esposta.

Perché utilizzare questa tecnica?

Come ho spesso ripetuto, il sensore della macchina fotografica NON vede come vede l’occhio, nemmeno quello più sofisticato.

Questo comporta che quando si fotografa un interno c’è il rischio che si “brucino” le finestre per avere ben illuminato gli interni, oppure che sia tutto troppo buio!

Uno scatto unico rischia di far faticare in fase di sviluppo senza magari riuscire ad ottenere un risultato soddisfacente.

Usare la tecnica dell’HDR invece aiuta, ma senza snaturare in alcun modo la realtà dei fatti.

Come si procede?

LA TECNICA DELL’HDR IN PRATICA…

Prima di tutto si studia l’inquadratura migliore, affinché la composizione sia gradevole e funzionale per il nostro messaggio finale.

È categorico avere il cavalletto perché la macchina fotografica resti nella stessa posizione.

Da lì si prende espone correttamente gli esterni, o comunque il punto più luminoso.

Alzando i tempi di 2 stop si fa un altro scatto, e poi ancora un’altro sempre alzando di 2 stop.

Tre scatti è il minimo indispensabile, ma ovviamente se ne possono fare di più, anzi in caso di forte contrasto tra interni ed esterni questo è consigliabile!

Queste immagini, poi vanno unite insieme in un programma di fotografia, io uso Lightroom, che forse è tra i più conosciuti con Photoshop, ma ce ne sono senz’altro degli altri.

Il programma fa tutto da solo e ti restituisce un’immagine decisamente più simile a ciò che il tuo occhio ha visto.

Il file ottenuto ti da comunque ancora la possibilità di sistemare lo sviluppo per portare l’immagine ad essere davvero come la realtà.

Ci sono macchine fotografiche che fanno quest’operazione già in fase di scatto, ma controlla che il file che produce sia un raw o almeno un dng (ovvero un file grezzo, da sviluppare).

Questo perché, come spiego qui, scattando in raw avrai la possibilità di catturare molti più dettagli e sfumature.

ATTENZIONE!!

È una tecnica molto semplice, forse ci ho messo di più io a spiegarla che tu a farla, ma sicuramente è una tecnica che richiede tempo sia in fase di scatto che poi di sviluppo!

E, come per lo sviluppo, bisogna stare attenti a non esagerare e restiuire un’immagine autentica!

Se hai paura di sbagliare, se vuoi imparare o delegare direttamente non esitare a contattarmi

Noto troppo spesso come le fotografie d’interni siano un po’ mistrattate.

Beh a dire il vero, con l’avvento della fotografia digitale, la fotografia per molti ha perso valore, o meglio, viene vista come qualcosa di “elementare” e facile da fare.

E quindi ci si affida spesso al “fai da te”, ma, come spiego qui, scattare è semplice, fotografare no e non tutti possono fare fotografie d’interni!

Quand’anche si capisca che è meglio chiamare un fotografo professionista, non per tutti gli ambiti si cerca anche quello SPECIALIZZATO, e la fotografia d’interni è uno di quegli ambiti purtroppo!

Infondo se è fotografo sarà capace anche a fare interni, no?

Purtroppo NO!

Ora, ovviamente le foto saranno molto meglio di qualunque scatto fatto alla veloce e magari con il cellulare, ma non basta!

LINEE DRITTE NON BASTANO PER FARE LA DIFFERENZA

Ti porto un esempio:

ieri ho trovato nella mia buca il volantino di un’immobiliare e per curiosità ho dato un’occhiata alle immagini.

Non puoi immaginare il mio stupore e soprattutto la mia gioia nel vedere che TUTTE, e sottolineo tutte, le immagini avevano verticali dritte!

Ho subito esultato pensando “finalmente qualcuno ha capito l’importanza dell’immagine e si è affidato ad un fotografo!”

La mia gioia però si è subito spenta, per purtroppo nessuna di quelle immagini spiccava e catturava l’attenzione.

Andando sul sito, le cose non cambiano… immagini perfettamente dritte, ma senza anima.

Questo significa che chi ha fatto quelle fotografie ha sicuramente usato bolla e cavalletto, ma non ha avuto nessun’altra accortezza!

Ha immortalato i vari ambienti posizionandosi in un angolo, o parallelamente ad un muro, ha controllato che la macchina fosse in bolla e ha fatto click!

Poi ha scaricato le foto e le ha caricate sul sito e prese alcune per il volantino.

Chi ha scattato conosce un minimo di tecnica, ma certo non è specializzato in fotografie d’interni.

Il guaio è che queste immagini, benché dritte, non risultano essere migliori di quelle di altre agenzie che hanno fotografie storte… purtroppo NON spiccano, non attirano lo sguardo!

CI SONO ALTRI FATTORI FONDAMENTALI PER LE FOTOGRAFIE D’INTERNI

Nelle fotografie d’interni le linee dritte sono sicuramente fondamentali, ma purtroppo non bastano per avere una immagine accattivante.

la scelta dell’inquadratura, la composizione e soprattutto la gestione delle luci sono altri elementi che non possono mancare in questo genere di fotografia.

Nelle immagini che ho visto spesso le finestre e i lampadari accesi erano bruciati!

È importante che le stanze siano ben illuminate, ma troppa luce distrae e da fastidio.

La gestione delle luci e il corretto bilanciamento del bianco daranno anche una corretta resa dei colori, che se no sembreranno spenti.

Gestire le luci significa anche gestire le ombre, che non possono mancare, perché, se assenti, toglieranno tridimensionalità all’immagine!

Reflex, cavalletto e bolla non sono sufficienti per fotografie d’interni belle e attraenti, non faranno la differenza con le fotografie fatte alla veloce con il cellulare.

Non è il mezzo l’importante, anche se ovviamente aiuta, ma è l’occhio!

È sapere cogliere l’anima di un ambiente e saper trasmettere delle emozioni.

Ovviamente la casa va anche un minimo preparata, deve essere pulita, ordinata e il più possibile spersonalizzata (per le case da vendere), questa è la base per un buon servizio fotografico!

Ma anche con la base giusta, avere solo le linee dritte non sarà sufficiente per fare la differenza!

Come dice la mia insegnante una bella immagine è 1% tecnica 99% osservazione… ma se la sola cosa che guardi sono le linee, non andrai lontano!

Un fotografo specializzato in interni SA cosa guardare, alcuni poi sono Interior designer o home stager e spesso hanno quel quid in più perché la casa è nel loro dna!

Quindi se davvero vuoi che le tue immagini d’interni spicchino hai due possibilità:
– affidarti ad un fotografo specializzato in interni
– se hai già l’attrezzatura, conosci un po’ la tecnica e ne sei un po’ appassionato, un corso specifico di fotografia d’interni!

In entrambi i casi non esitare a contattarmi!!!

Le dominanti di colore nella fotografia, anche nella fotografia d’interni sono molto frequenti soprattutto se non si fa il bilanciamento del bianco manuale prima di scattare.

Più volte ti ho parlato dell’importanza di una corretta illuminazione quando mostri i tuoi interni:

– se gli ambienti sono troppo scuri non attireranno perché l’osservatore si sentirà a disagio se non riuscirà a vedere tutti i dettagli;

– lo stesso vale per la fotografie troppo luminose, quelle in cui le lampade sembrano palle di fuoco o che stia arrivando un messaggero di Dio dalla finestra…

Tutto questo bianco sarà distraente e il resto passerà in secondo piano!

C’è un altra cosa però a cui bisogna fare molta attenzione e sono le dominanti di colore!

Cos’è una dominante colore?

È quando una immagine vira molto verso un colore, solitamente giallo o blu.

Fondamentalmente è il bilanciamento del bianco, affinchè la tua immagine abbia i colori reali presente nei locali fotografati.

La macchina fotografica ti permette di impostare questo dato a seconda della tipologia di luce che hai, ma anche così i colori che riprende non sono praticamente MAI perfetti.

Vanno sistemati in fase di sviluppo!

C’è un problema però: quando la dominante è palese te ne accorgi e la sistemi, ma spesso questa dominante, soprattutto quella blu è meno d’impatto e tu non ci fai troppo caso.

Spesso ci sono le finestre, o i pavimenti che tendono al blu, oppure dei copriletti che dovrebbero essere bianchi, ma… tendono al blu!

Oppure, ancora, alcune zone della stanza hanno i muri che, di nuovo, tendono al blu.

demominanti di colore

Cosa succede quando abbiamo queste dominanti di colore nella fotografia?

Che la stanza appare FREDDA… e se è fredda respinge, quindi non porta un possibile cliente a contattarti!

Sono sensazioni che l’osservatore prova a livello inconscio, ma che possono davvero farti perdere un contatto!

Quindi andiamo di giallo per riscaldare?

Beh no! sarebbe semplice, ma non funziona nemmeno quello, perché il giallo è sì un colore caldo, ma è anche un colore distraente!

Come sempre bisogna cercare di essere il più fedeli possibili alla realtà!

E quando hai una stanza con tessili o pareti blu come fai?

Lì la situazione è diversa, il blu è percepito come colore vero e proprio mentre un bianco che è blu è visto come… come se fosse neve all’ombra per intenderci… e cosa c’è di più freddo?

Se non vuoi rischiare di mostrare fotografie che rischiano di NON attrarre il tuo possibile cliente non esitare a contattarmi!

 

Dire che è importante allestire un ambiente prima di fotografare potrà sembrare stridente con quello che dico sempre, ovvero fotografare sempre la realtà.

Ma così non è e ora ti spiego.

Se quando entri in casa tutto può sembrare armonioso così potrebbe NON essere quando guardi dal mirino della macchina fotografica, anche di quella più sofisticata.

LA MACCHINA FOTO NON VEDE COME L’OCCHIO!

Questo perché tutto si appiattisce essendo la fotografia solo bidimensionale!

L’appiattimento cambia la composizione nell’ambiente perché creerà sovrapposizioni che l’occhio nella realtà non percepisce!

Inoltre il nostro campo visivo è ampio, mentre quello della macchina fotografico è più limitato e potrebbe non riprendere tutto quello che vorremmo.

Questo succede in tutti gli ambiti fotografici, quante volte hai visto una scena che ti sembrava meravigliosa, ma poi, una volta immortalata, non ti trasmetteva la stessa sensazione?

Negli interni questo capita spesso se non fai attenzione, ma ecco che l’allestimento può essere di aiuto!

ALLESTIRE NON VUOL DIRE SNATURARE

Allestire un ambiente prima di fotografare significa preparare la scena per renderla FUNZIONALE allo scatto.

Questo non significa snaturare l’ambiente, ma è possibile che alcuni magari alcuni elementi vengono tolti dall’inquadratura per rendere l’immagine più fluida e correttamente bilanciata.

Il classico esempio è togliere qualche sedia dal tavolo, per evitare sovrapposizioni di gambe e rendere quella zona troppo caotica!

Al contrario è possibile che si faccia “entrare in scena” una pianta o una lampada che c’è ma non verrebbe inquadrata, per riempire un vuoto che nell’immagine potrebbe dare fastidio.

Facendo attenzione alle linee, portando avanti o indietro un elemento si riuscirà anche a riprodurre un senso di tridimensionalità.

Queste piccole accortezze serviranno ad avere una buona composizione e di conseguenza una immagine equilibrata e ben bilanciata.

Questo come puoi immaginare NON significa affatto snaturare le cose, perché chi poi dovesse vedere dal vivo quell’ambiente non farà caso se le sedie erano 2 o 4 e nemmeno di dove si trovava la pianta o la lampada!

MA TUTTI I FOTOGRAFI LO FANNO?

Un fotografo specializzato in interni conosce queste piccole/grandi accortezze, e le mette in pratica, un fotografo “generico” o specializzato in altro invece con tutta probabilità scatterà quello che vede…

Il risultato sarà decisamente diverso, e anche l’impatto sull’osservatore, quella allestita sarà sicuramente più d’impatto e faciliterà la vendita!!!

Ecco perché per i tuoi interni è meglio scegliere un fotografo specializzato in interni!

Se hai dei dubbi non esitare a contattarmi!

L’importanza dello sviluppo delle immagini è spesso sottovalutato!

SI PARTE DALLO SCATTO, MA…

Se è vero che una fotografia per emozionare deve partire da dentro e che non servono chissà quali attrezzature o programmi di foto ritocco (lo racconto qui), è anche vero che sviluppare l’immagine è indispensabile.

Sottolineo che parlo di SVILUPPO e non fotoritocco, c’è una bella e grande differenza:

– lo sviluppo enfatizza e “tira fuori” quello che è GIÀ presente nel file
– il fotoritocco MODIFICA le cose!

Perché è necessario sviluppare l’immagine?

Perché, come detto più volte, per quanto sofisticato sia la macchina fotografica, resta sempre un sensore e NON vedrà mai come l’occhio umano.

Questo significa, soprattutto dove c’è molto contrasto tra ombre e luci che nell’immagine qualcosa si veda meno bene.

LO SVILUPPO TIRA FUORI DETTAGLI…

Sviluppando quindi correttamente l’immagini, si restituiranno dettagli e colori che l’occhio umano ha visto, ma la macchina non ha catturato, o meglio, che non mostra del tutto.

Per poterlo fare al meglio, l’ideale è scattare in RAW che, a differenza del jpeg, ti da un file grezzo, che puoi lavorare meglio (qui spiego meglio la differenza tra raw e jpeg)

… MA NON SOLO!

Ma l’importanza dello sviluppo delle immagini non si ferma al fatto di riuscire a lavorare i file per recuperare quello che c’è, ma che magari è un po’ nascosto…

No, serve anche ad aiutarti a enfatizzare il messaggio finale che devi dare al tuo cliente finale!

Come dicevo in questo articolo, c’è interno ed interno, chi cerca un capannone ha esigenze diverse di chi sta cercando una stanza in un albergo…

Gli scatti quindi saranno differenti perché si concentreranno su particolari diversi.

Lo stesso vale per lo sviluppo dell’immagine, a seconda dello scatto, a seconda del pubblico finale saprà mettere in evidenza proprio quello che un potenziale cliente sta cercando!

Ti faccio un esempio concreto:

Quando fotografo una camera di un hotel o B&B lo sviluppo resta molto morbido e delicato, e cerco di evidenziare quei piccoli dettagli che possono attirare come uno specchio antico!

 

 

Mentre quando fotografo un capannone lo sviluppo sarà un po’ più crudo, per enfatizzare la fatica e il duro lavoro.

Ancora una volta parlo di sviluppo e non di post-produzione!
Chi andrà in questi posti fotografati vedrà esattamente ciò che è riprodotto nella fotografia!

È chiara L’importanza dello sviluppo delle immagini per un risultato wow?

Lo sviluppo serve a sprigionare il mood giusto che possa attirare quello specifico cliente!

Dal fatto che la fotografia d’interni NON è tutta uguale e dall’importanza di uno sviluppo corretto delle immagini a seconda di che interno si tratta, sono nati i miei servizi specifici per ogni tipo d’interno… scegli il tuo e contattami!

Tra gli strumenti utilizzati per la fotografia d’interni (di qualunque categoria d’interni parliamo) c’è il grandangolo.

COS’È UN GRANDANGOLO?

Il grandangolo è un obiettivo dalla focale corta, grazie alla quale ha un maggior angolo di ripresa ed è capace di esaltare le linee prospettiche dilatando le distanze!

Cosa significa questo, in parole povere?

Che riesce a “catturare” una porzione maggiore dell’ambiente che si sta fotografando, ma questo lo porta anche ad aumentare la distanza tra i vari oggetti.

È quindi un obiettivo insidioso, perché se non correttamente utilizzato, avrà la tendenza ad ampliare esageratamente gli spazi, creando aspettative che poi saranno disilluse al momento in cui questi stessi ambienti saranno visti dal vivo!

Quando si fotografa un interno, l’utilizzo di questo tipo di obiettivo è importante per riuscire ad una visuale che si avvicini il più possibile a quella dell’occhio umano, ma bisogna fare attenzione!

LE ACCORTEZZE PER USARLO AL MEGLIO

La prima cosa da fare è scegliere un grandangolo che non sia troppo spinto e, appunto, si avvicini alla visuale dell’occhio umano che su una macchina fotografica full-frame si aggira tra i 20-24 mm mentre su macchina fotografica APSC è circa 12-15mm.

Se si ha un obiettivo grandangolare con focale più corta, basterà portare la focale ai valori sopra espressi.

Consiglio di non usare mai l’obiettivo al suo valore estremo, perché ha la tendenza a distorcere le linee, e negli interni le linee DEVONO essere perfettamente dritte!

Per la sua tendenza alla distorsione bisognerà ancora i più fare attenzione che la macchina sia perfettamente in bolla.

Altrimenti le linee saranno cadenti e distorte, non proprio il massimo per una fotografia d’interni!

È vero che si possono correggere in fase di sviluppo del file, ma per sistemare le linee si andranno a fare inutili ritagli e il rischio è di eliminare qualcosa che era interessante!!

Meglio cercare di portare a casa un’immagine il più possibile corretta fin dall’inizio!

Sempre a causa di questa tendenza alla distorsione è meglio evitare di ritrarre oggetti alle estremità perché li sformerà.

USARLO MALE È “PERICOLOSO”!

Con queste piccole, grandi accortezze il grandangolo sarà davvero un ottimo alleato per le fotografie d’interni, ma se invece usato male sarà decisamente controproducente.

Non solo a livello estetico con linee e oggetti deformati, ma perché non stai fotografando la realtà!

Se si fanno fotografie per riviste di settore o anche quella architetturale, dove l’attenzione è ai materiali e non agli spazi, fatto attenzione alle linee esasperare gli spazi non avrà nessuna ripercussione.

Ma se gli interni sono per una casa in vendita o in affitto, un locale o una camera di albergo e l’osservatore viene attirato per gli spazi ampi e poi invece si ritrova uno spazio angusto il rischio è che si senta preso in giro!

E questo potrebbe portare al non vendere/affittare la casa o a recensioni negative!

Ne vale la pena?

AFFIDATI AD UN FOTOGRAFO SPECIALIZZATO!

Ecco perché è meglio affidarsi ad un fotografo specializzato in interni, perché conosce queste insidie e le evita!

Se hai degli interni da fotografare non esitare a contattarmi scegliendo il servizio più adatto a te!

Oppure puoi sempre decidere di imparare a fotografare tu… sono disponibile anche per questo!

La fotografia per interni non è tutta uguale!

In realtà c’è interno e interno!

Se è vero che si tratta dell’interno di un immobile, è anche vero che ha delle sfaccettature diverse a seconda del messaggio finale che deve dare!

Possiamo dividere gli interni in 4 diverse categorie:

– immobiliare

– d’interni e/o di architettura

– per strutture ricettive

– immobili industriali

OGNI INTERNO HA LE SUE PECULIARITÀ

Tutt’e quattro queste categorie immortalano degli interni, ma come detto prima, c’è interno e interno: una stanza di albergo non è paragonabile ad un capannone, concordi?

Sicuramente in tutti i casi le immagini serviranno a mostrare gli ambienti nel migliore dei modi per valorizzarne i pregi!

Gli strumenti usati per avere scattare le foto saranno gli stessi, ovvero l’utilizzo del cavalletto, della bolla e del grand’angolo (sempre avendo cura di non esagerare per non fare sembrare una piazza d’armi una stanza che in realtà è piccolina!).

Queste similitudini portano molto spesso a confondere queste 4 categorie racchiudendole in una generica “fotografia d’interni”.

Dov’è la differenza?

Come accennato prima, nel messaggio che dobbiamo dare con queste immagini. Il pubblico che le guarderà è diverso e CERCA qualcosa di diverso!

Vediamo insieme le differenze:

La fotografia immobiliare

è usata da chi vuol vendere o affittare casa, quindi serve a rappresentare gli spazi e come si possono sfruttare.

Questo tipo di immagini devono, in pochi scatti, far comprendere a chi è alla ricerca di una casa, se è quella che stava cercando!

È naturale che non basteranno le immagini, ma come sempre le fotografie, se fatte in modo professionale sono quelle che attireranno l’osservatore e lo spingeranno a “volerne sapere di più”!

Pur dovendo essere una fotografia realistica (l’osservatore deve ritrovare ciò che ha visto nell’immagine) è auspicabile preparare l’ambiente rendendolo il più neutro possibile, per attirare un maggior numero di persone interessate e perché si possa in qualche modo “assaporare” il calore casalingo!

Le persone devono potersi immaginare a vivere in quella casa!

Questa preparazione, quando viene fatta non deve essere solo ai fini fotografici, ma deve rimanere anche per le visite!

La fotografia d’interi e/o di architettura

è usata da architetti, geometri, interior designer, imprese di costruzioni per valorizzare i loro lavori.

Le immagini ricorderanno quelle delle riviste!

Le fotografie dovranno rappresentare e mostrare la bellezza e la singolarità di quella casa.

La composizione e la simmetria, sempre molto importante, qui gioca un ruolo FONDAMENTALE per poter dare enfasi!

In questo genere di fotografia i dettagli hanno un ruolo importante, quindi oltre alle classiche fotografie d’insieme ce ne saranno altre di dettaglio appunto per poter mostrare meglio determinati particolari, che possono essere mobili/oggetti o anche materiali.

Se per la fotografia immobiliare avere colori il più neutro possibile, nella fotografia d’interni, soprattutto quando c’è un lavoro di interior e quindi ci sono i mobili, enfatizzare i colori è una buona cosa!

La fotografia per strutture ricettive è usata da Hotel, B&B, case vacanze, ma anche ristoranti, bar…

e serve a mostrare la bellezza, la pulizia e anche l’accoglienza di questi posti!

In questo caso si “vende” una vacanza o comunque un momento di pausa e relax… potremmo dire un’esperienza.

Quindi le fotografie devono riuscire a mostrare l’atmosfera che si respira andando in quei posti.

Anche qui l’attenzione al particolare è importante, ma non sarà solo dal punto di vista architettonico, ma anche sui servizi offerti agli ospiti.

A differenza della fotografia immobiliare gli ambienti NON vanno preparati, o meglio devono essere preparati come sempre…

L’ospite deve avere un riscontro tra immagine e realtà!

La fotografia per immobili industriali viene usata da chi deve vendere o affittare capannoni, negozi o locali

si avvicina alla fotografia immobiliare, perché deve anche questa deve rappresentare gli spazi di questi ambienti.

Differisce dal fatto che non deve creare un’emozione!

Chi la cerca è un imprenditore che cerca il posto giusto per poter mandare avanti il suo business!

Per i negozi potrebbe essere d’aiuto un po’ di preparazione dei locali, ma non lo è per i capannoni, che al contrario se sono un po’ “crudi” danno maggiormente l’idea del duro lavoro!

Anche in questo caso ci saranno dei dettagli importanti da catturare, ma certo non saranno dettagli emozionali, quanto dettagli che rendano ancora più appetibile l’immobile, come un impianto elettrico appena rifatto!

In tutti e 4 i casi bisogna fotografare la realtà e se si prepara gli ambienti bisogna che restino preparati anche durante le visite!

Anche lo sviluppo delle immagini cambia per ogni categoria!

Premesso che non si deve mai esagerare e bisogna essere sempre molto realistici nel caso della fotografia immobiliare e di strutture ricettive, bisognerà essere più “delicati”, mentre negli altri due casi si potrà anche contrastare un poco di più per enfatizzare determinati dettagli.

Come vedi c’è interno e interno!

In questi 4 casi abbiamo un pubblico diverso, che cerca cose differenti e le immagini devono rispondere a queste 4 ricerche.

Per questo motivo diventa importante far immortalare i propri interni da un fotografo specializzato, affinché sappia fare lo scatto giusto a seconda dell’occasione!

Se hai interni da fotografare non esitare a contattarmi, lo stesso vale se vorresti imparare tu a fare questo genere di fotografia, sono disponibile ad insegnarti!

Dopo tutto il caos che ha provocato la pandemia è ancora più importante riuscire a mostrarsi online al meglio.

La gente ha paura, ma anche tanta tantissima voglia di ripartire!

Questo cosa comporta? che stanno cercando un posto dove potersi rilassare e togliere di dosso lo stress accumulato, ma VOGLIONO ESSERE TRANQUILLI di scegliere il posto giusto!

Cosa centra con le immagini?

Beh con le immagini puoi raccontare davvero tanto della tua struttura e trasmettere un senso di fiducia!

Una immagine fatta di fretta e non studiata può secondo te trasmettere fiducia?

Posso affermare che no, non la trasmette!

E il perché è molto semplice, non sembra che tu abbia dato importanza a questa cosa e quindi, inconsciamente le persone penseranno che non ne darai nemmeno a loro!

E, ora più che mai, la gente ha bisogno di sentire che sei attento a loro!

Una foto ben fatta attira non solo attira l’attenzione, ma permette poi a chi la guarda di coglierne i particolari e anche la PULIZIA!

Te lo giuro anche quello!!

Questo per due motivi

– la macchina fotografica riesce a catturare lo sporco come pochi! (provare per credere fotografa una cosa che è sporca, ma che a occhio nudo non dai importanza e poi guarda l’immagine!)

– essendo un’immagine ben bilanciata e correttamente illuminata permetterà di vedere ogni dettaglio, cosa che una fotografia mal fatta non permetterà!

La pulizia è sempre stata importante, ma concorderai con me quando ora ti dico che è uno dei principali requisiti!

Oltre alla pulizia ovviamente oggi è necessario far capire l’attenzione che poni anche nel purificare e disinfestare gli ambienti tra un visitatore e l’altro…

Sono immagini che ora sarebbe il caso di aggiungere, ma di nuovo, se li fai velocemente è possibile che chi le guarderà possa pensare che, come sei stato frettoloso a scattare così lo sei nel fare disinfestazione!

È tutta questione di percezioni!

Capisci perché è importante mostrarsi online con immagini professionali?

Chiama un fotografo specializzato perché possa mostrare la tua struttura, i suoi dintorni e anche come hai intenzione di occuparti di loro con immagini professionali, per abbassare il livello di guardia, fargli superare le loro paure e avere fiducia in te!

Non rimanere indietro solo per avere immagini fatte frettolosamente con il cellulare, contattami per un preventivo!

Con gli apparecchi digitali si può vedere SUBITO il risultato dello scatto appena fatto, così, dopo aver scattato una fotografia, abbiamo l’abitudine di guardare come è venuta sullo schermo della macchina fotografica…

Quello che capita spesso però, è che una immagine che ci sembrava buona nel display risulta diversa a pc e spesso non ci piace, perché?

IL DISPLAY PUÒ ESSERE INGANNEVOLE

Succede perché lo schermo è retro illuminato e questa luce è ingannevole mostrandoci un’immagine che non sempre è come sembra!

Anche se a noi sembra bella potrebbe essere sovraesposta (troppo luminosa) o sottoesposta (troppo scura).

Guardare la foto al display è utile per vedere se abbiamo fatto una buona inquadratura e se abbiamo messo a fuoco correttamente le parti che ci interessano, STOP!

Come si fa quindi a capire se lo scatto cha abbiamo fatto è correttamente esposto?

UN MODO C’È

C’è un unico modo ed è leggere l’ISTOGRAMMA!

L’istogramma è uno strumento, un grafico per l’esattezza, che ti indica con precisione quanti colori e toni diversi sono presenti nell’immagine e se ci sono zone con buchi di luce bruciati o neri troppo “chiusi”…

Tale grafico infatti ti dice dove sono distribuiti i pixel dell’immagine.

L’istogramma è suddiviso in 5 parti:

Toni molto scuri (neri), toni scuri (ombre), toni medi (esposizione), toni chiari (luci) e toni molto chiari (bianchi).

 

 

Viene spesso, per semplificare, diviso in tre parti:A seconda di com’è disegnata la tua curva saprai con esattezza dove sono e quanti pixel hai in ogni parte!

La parte delle luci è quella che raccoglie più informazioni.

ATTENZIONE AI FALSI MITI

Un falso mito vuole che un istogramma a “panettone” sia l’istogramma perfetto…

Questo non è assolutamente vero: l’istogramma perfetto non esiste perché dipenderà dalla fotografia che farai!

Se farai un notturno, per esempio, è palese che la curva dei pixel sarà prevalentemente nella zona dei “molto scuri”!

È normale!

ECCO COSA POSSIAMO LEGGERE:

Quello che però possiamo sapere è quando una foto è scorretta.

Questo può capitare in due casi:

➡️ un istogramma che “sfonda” uno dei due estremi, perché significa che hai bruciato completamente i bianchi ho hai chiuso troppo i neri e questo non si recupera in postproduzione neanche se si scatta in raw!

➡️ un istogramma che non raggiunge gli estremi perché che ti sei perso dei dati, e se la parte che non tocca è l’estremo molto chiari i dati che hai perso sono davvero tanti! Se non tocchi né i neri né i bianchi significa che hai una immagine poco contrastata, molto piatta…

Un istogramma è corretto se tocca gli estremi senza sfondarli, la curva poi dipenderà dalla fotografia che vogliamo scattare!

Quando si fa una fotografia quindi la cosa da fare è leggere l’istogramma, solo quello ci dice davvero se la nostra foto è corretta o meno!

Se hai qualche dubbio sul tuo modo di scattare, soprattutto per le fotografie d’interni, o vorresti proprio imparare sono disponibile a corsi one to one ti basta contattarmi!!!