Non solo fotografia d’interni, ma anche video e riprese aeree…

Ci sono alcune strutture, alcune case per le quali la fotografia tradizionale non è sufficiente per raccontarle a dovere!

Alcune case e strutture meritano di più!

Ci sono almeno due elementi che si possono abbinare alle fotografie d’interni professionali:

– video

-riprese aeree

Il video se fatto bene e accompagnato dalla giusta musica è davvero emozionale, tocca corde che la fotografia da sola non riesce a toccare.

Una casa in vendita, una struttura ricettiva avrebbero davvero molto da guadagnare usando anche il video per attrarre potenziali clienti, l’emozione porta all’acquisto!

Strutture particolari, con giardini poi, come detto prima dovrebbero aggiungere delle riprese aeree!

Questo tipo di immagini e video non solo sono emozionanti, ma attivano la fantasia!

Oggi giorno, grazie ai droni sembrerebbe facile poter fare questo tipo di riprese, ma è davvero così?

L’ho chiesto al mio collega fotografo Davide Giovinazzo di DGPhos che, oltre ad essere un fotografo è anche un pilota di drone certificato e operatore riconosciuto dall’ ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile)

Domanda: Il drone è un elemento ormai abbastanza in voga, sono molti a possederne uno, ma è davvero così facile usarlo?

R. “Oggi il possesso di un APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto), comunemente chiamato “drone” è possibile per qualunque tasca. in commercio esistono modelli che costano meno di 100 € fino a modelli del valore di diverse migliaia di euro.

Ovviamente ci sono notevoli differenze di affidabilità e tecnologia, in funzione anche del suo utilizzo, che può andare dal semplice diletto e svago, all’uso professionale per scopi diversi.

Oggi l’uso di droni in ambito professionale è di enorme aiuto per molti settori, da quello di controllo, verifica ed ispezioni, a quello documentaristico.

La fotografia aerea può risultare molto suggestiva. È un tipo di scatto che non sei abituato a vedere.

Prima la fotografia aerea, si faceva a bordo di un aereo (solitamente un ultraleggero) o un elicottero.

Perciò era alla portata di pochi. Negli ultimi anni, però, è esplosa la fotografia con i droni.

Il progresso tecnologico non solo li ha dotati di fotocamere di qualità, ma li ha resi anche alla portata di tutti. Con il drone puoi fotografare dall’alto senza utilizzare mezzi di trasporto.

Questo ti apre una serie di possibilità fotografiche impensabili fino a poco tempo fa.

Pilotare un drone è abbastanza semplice, soprattutto per i giovani che sono abili “smanettoni” di videogiochi.

Ma mentre usare un drone è relativamente semplice, “saperlo” usare davvero non è altrettanto scontato, soprattutto in funzione del contesto dove viene usato.

È necessario conoscere alcune regole e caratteristiche che potrebbero compromettere un volo sicuro ed efficace.”

Domanda: Ci sono delle regole da seguire, delle leggi sul suo utilizzo?

R. “Esiste un regolamento europeo sull’utilizzo dei droni, che spesso non si conosce o, peggio, si ignora.

Rispetto ai primi anni dalla comparsa dei droni, quando regnava la più completa anarchia, ora le regole sono diventate più stringenti.

Le zone vietate al volo dei droni si sono moltiplicate.

Inoltre, anche dove è permesso volare, spesso è necessario avere licenze, patentini e autorizzazioni.

La normativa viene aggiornata periodicamente. Quindi è necessario tenersi continuamente informati.

L’ente di riferimento per il volo con i droni è ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile).

Esistono delle “zone critiche” in cui non è possibile volare, come per esempio su raduni di persone o nei pressi di aree militari.

Prima di ritrovarsi in situazioni delicate, ed essere passibili di salate multe, conviene informarsi nei dettagli.”

Domanda: È necessaria una copertura assicurativa per usarlo? Nel caso perché?

R. “Anche il pilota più abile può sbagliare. Cosa succede se il vostro drone si schianta e graffia un’auto parcheggiata? O si impiglia nella linea elettrica e si rompe?

Ecco perché dal dicembre del 2019 è stato introdotto il nuovo regolamento ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.

L’articolo 31.2 in particolare prevede l’obbligo di avere una polizza assicurativa per tutti i droni, indipendentemente dal peso e dall’utilizzo: professionale o per semplice hobby.

L’assicurazione dei droni è quindi obbligatoria e “non è consentito condurre operazioni con un SAPR se non è stata stipulata e in corso di validità un’assicurazione concernente la responsabilità verso terzi, adeguata allo scopo”.

In caso di mancato adempimento sono previste delle sanzioni fino 15.000 euro.”

 

È davvero importante poter dare un servizio completo e quindi aggiungere alla fotografia d’interni anche il video e le riprese aeree, ma è altrettanto importante farlo in maniera corretta e professionale!

Se vuoi questo tipo di servizio, non esitare a contattarmi, Davide e io ormai collaboriamo con successo da tempo!

Si può emozionare e attirare l’attenzione con delle immagini d’interni?

Ogni genere di fotografia ha le sue difficoltà:

– in un ritratto riuscire a catturare l’espressione
– in un paesaggio non risultare banale
– in un matrimonio non perdere il momento clou…

La fotografia d’interni non è da meno: deve riuscire ad emozionare nonostante rappresenti oggetti inanimati.

Ormai lo sappiamo tutto avviene on-line e la prima cosa che le persone vedono di te sono le immagini!

Si mettono nel web immagini d’interni per vendere qualcosa: vuoi una casa, un soggiorno in una struttura ricettiva, o ancora un servizio di costruzione/ristrutturazione o consulenza d’arredo…

Ma se le immagini non attraggono, nessuno si accorgerà di te…

E, per attirare l’attenzione è importante emozionare!

Ecco quindi che è obbligatorio emozionare anche con immagini d’interni, ma come si fa?

Alla fine quello che si immortala sono più o meno le stesse cose:

– letto, comodini armadio e poche altre cose per una camera da letto;
– divano parete tv, magari tavolo da pranzo in soggiorno…
e così via…

ECCO ALCUNI ACCORGIMENTI…

  • ARMONIA

Per riuscire quindi a creare delle emozioni la prima cosa da fare è avere ambienti che siano armoniosi e coerenti, nello stile e nei colori.

Inoltre ordine e pulizia sono essenziali!

  • LUCE

Un altro elemento fondamentale per emozionare con immagini d’interni è il sapiente utilizzo della luce!

Lo so sembra banale perché la luce è l’elemento fondamentale della fotografia stessa, però negli interni riuscire a creare dei bei giochi di luci e ombre aiuta a provocare delle emozioni.

Bisogna fare attenzione alle finestre se si “bruciano” ovvero diventano zone completamente bianche senza dettagli non va bene, troppa luce è distraente!

  • LINEE

Altro dettaglio a cui fare attenzione sono le linee: verticali e orizzontali devono essere tali!

Su questo punto mi batto spesso, ma perché è un fattore psicologico non indifferente: linee cadenti creeranno un fastidio inconscio che potrebbe portare l’osservatore ad andare oltre!

  • INQUADRATURE E COMPOSIZIONE

Inquadrature e composizione sono altri due elementi molto importanti per poter emozionare con le immagini d’interni.

La macchina fotografica non vede come l’occhio umano e ha un “campo visivo” decisamente più limitato.

Sapere cosa inquadrare e cosa no ed eventualmente spostare o aggiungere in quello spazio di ripresa è determinante!

Ovviamente non bisogna creare scene forzate, ma è importante togliere elementi di disturbo o eventualmente “riempire” vuoti!

  • DETTAGLI

Infine sono davvero importanti, la dove fosse possibile, riuscire ad avere delle fotografie di dettagli.

I dettagli incuriosiscono, attraggono e attivano l’immaginazione.

Intervallare fotografie d’insieme a quelle di dettaglio aiuta a creare emozioni!

 

Questi sono elementi fondamentali per poter emozionare con immagini d’interni!

Spero che questo articolo ti sia stato utile, se hai dei dubbi scrivili nei commenti e se hai bisogno di un servizio d’interni professionale non esitare a contattarmi!

Se mi dici chi sei e cosa vuoi comunicare con le immagini d’interni ai tuoi possibili clienti per me sarà più facile!

Quando vado a fare un servizio fotografico mi prendo il mio tempo per cercare di assaporare le sensazione che quegli interni mi danno e cercare di trasmetterli nelle mie immagini.

ASCOLTO GLI INTERNI

Ogni interno ha la sua storia e cercare di coglierla non è sempre facilissimo, ma tu potresti aiutarmi!

L’ho già detto altre volte, gli interni non sono tutti uguali e hanno bisogno di una fotografia specifica per il pubblico a cui si riferisce.

Ma quando si tratta di strutture ricettive oppure di immortalare nuove costruzioni/ristrutturazioni cosa potrebbe fare la differenza?

La differenza la puoi fare tu!

RACCONTAMI DI TE

Se sei un architetto/geometra o costruttore e mi racconti le fatiche che hai incontrato nella realizzazione di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, i  materiali che hai usato e PERCHÉ per me sarà più facile immortalare nel modo migliore la tua opera.

Se poi mi spieghi COSA vuoi comunicare ai tuoi possibili clienti è ancora meglio!

Sai perché?

Perché le immagini a quel punto diventano in qualche modo “personalizzate”, parlano di te e comunicano ancora di più il TUO messaggio.

Lo stesso vale se hai in gestione una struttura ricettiva… ovviamente la cura e la pulizia dei locali sono molto importanti, ma se le immagini riescono anche a raccontare COME ti prenderai cura di loro e quale esperienza potranno vivere venendo da te non è meglio??

Mi sono specializzata nella fotografia d’interni, la amo, è entrata nel mio DNA e ormai mi sento dire che riesco a cogliere molte sfaccettature e a raccontarli al meglio, ma quando prima o durante lo shooting il gestore o il professionista mi raccontano di loro e di cosa vogliono dare ai loro clienti, tutto diventa più semplice per me.

E loro sono ancora più felici del risultato!

POSSO ESSERE LO STRUMENTO PER RACCONTARTI…

Amo lascare che gli interni mi “parlino”, ma mi sento ancora più realizzata quando qualche cliente, come mi è capitato l’altro giorno, mi dice “Mi piacciono le tue foto e quello che trasmetti, ma soprattutto SAI TRADURRE LE MIE IDEE!”

Quindi se vuoi che le immagini d’interni, dei tuoi interni, raccontino anche di te NON esitare a contattarmi!!!

Quando si parla di fotografia, quindi anche nella fotografia d’interni, sono elementi importanti da tenere in considerazione, il più significativo è ovviamente la luce, senza la quale la fotografia non esisterebbe!

Altri elementi cruciali sono l’inquadratura e la composizione.

Vediamoli uno per uno.

LUCE:

Senza la luce, l’ho scritto un attimo fa, la fotografia non esisterebbe, anche nei notturni c’è luce, poca, ma c’è vuoi dalle stelle e dalla luna, vuoi da qualche fonte artificiale, un po’ di luce c’è!

Una fotografia luminosa sicuramente attira di più che una fotografia buia e sottoesposta (ovviamente notturni esclusi) questo perché riuscire a vedere i dettagli tranquillizza inconsciamente la mente.

Quindi luminosità sì, ma… ATTENZIONE a non esagerare!

Se la luminosità è eccessiva si rischia di “bruciare” alcune parti e questo crea un fastidio inconscio quanto le zone troppo in ombra.

Inoltre la luce, troppa luce è distraente: l’occhio ha la tendenza a seguirla togliendo l’attenzione di chi guarda la fotografia da tutto il resto!

Bisogna quindi sapere bilanciare correttamente luci e ombre in modo che l’occhio possa “viaggiare” tranquillamente per tutta l’immagine.

INQUADRATURA:

Come ho ripetuto spesso la macchina fotografica NON vede come l’occhio, ciò che viene ripreso nel mirino è decisamente inferiore a ciò che si riesce a vedere di persona, quindi bisogna saper decidere cosa è importante immortalare e cosa no!

Questo dipenderà, ovviamente dal messaggio finale che vuoi dare all’osservatore!

Faccio un esempio:

se devi mettere in vendita casa tua e hai una camera da letto molto grande, dare importanza all’armadio a 6 ante, facendo solo intravedere il resto, è corretto, perché ti da un metro di misura.

Se invece hai una struttura ricettiva, riprendere il letto, curato in ogni dettaglio e magari far percepire quanto sia accogliente, è decisamente meglio!

COMPOSIZIONE:

Una volta deciso cosa è importante immortalare e cosa no bisognerà capire COME immortalarlo!

Come scritto prima il campo visivo della macchina fotografica è inferiore a quello dell’occhio, e tutto viene immortalato in una cornice ben definita.

Non solo, la macchina fotografica restituisce una immagine bidimensionale, mentre l’occhio percepisce la tridimensionalità dello spazio.

Infine la nostra mente è selettiva, se siamo attirati da qualcosa è possibile che non notiamo tutto il resto, la macchina fotografica cattura tutto, quindi se c’è un elemento di “disturbo” spiccherà subito!

Questi tre fattori impongono di osservare molto bene prima di scattare:

– devi riuscire a mettere dentro la cornice tutto quello che vuoi “dire”

– aiutati con le linee per cercare di dare profondità alle immagini e restituire un minimo di tridimensionalità

– controlla bene tutta la scena ripresa dal mirino per vedere che non ci sia nulla fuori posto o che possa creare fastidio.

Ecco che viene in aiuto la composizione fotografica, che potrebbe essere diversa da quella fisica (posizionamento dei mobili).

Potrebbe essere necessario eliminare dall’inquadratura qualche elemento che può creare magari confusione, o, al contrario, mettere qualcosa per evitare un vuoto fastidioso (per esempio introdurre una pianta).

Questi spostamenti non sfalsano la realtà se poi gli elementi sono davvero presenti nella stanza!

LE LINEE

Mi preme aggiungere questo punto tra gli elementi importanti per la fotografia d’interni:

le linee verticali DEVONO essere tali, così come quelle orizzontali!!

È davvero importante!

Nella mente le linee hanno un significato particolare: quelle orizzontali rappresentano la tranquillità mentre le verticali la forza, è una cosa ancestrale.

Se però sono storte qualcosa turba, sempre inconsciamente, l’osservatore che potrebbe quindi passare oltre senza che la tua immagine gli rimanga impressa.

Questi 3, anzi 4, elementi sono importanti nella fotografia d’interni per riuscire a produrre immagini efficaci, che spicchino sulle altre e ti facciano conoscere!!

Se vuoi delle immagini dei tuoi interni che colpiscano, non esitare a contattarmi!

Con gli apparecchi digitali si può vedere SUBITO il risultato dello scatto appena fatto, così, dopo aver scattato una fotografia, abbiamo l’abitudine di guardare come è venuta sullo schermo della macchina fotografica…

Quello che capita spesso però, è che una immagine che ci sembrava buona nel display risulta diversa a pc e spesso non ci piace, perché?

IL DISPLAY PUÒ ESSERE INGANNEVOLE

Succede perché lo schermo è retro illuminato e questa luce è ingannevole mostrandoci un’immagine che non sempre è come sembra!

Anche se a noi sembra bella potrebbe essere sovraesposta (troppo luminosa) o sottoesposta (troppo scura).

Guardare la foto al display è utile per vedere se abbiamo fatto una buona inquadratura e se abbiamo messo a fuoco correttamente le parti che ci interessano, STOP!

Come si fa quindi a capire se lo scatto cha abbiamo fatto è correttamente esposto?

UN MODO C’È

C’è un unico modo ed è leggere l’ISTOGRAMMA!

L’istogramma è uno strumento, un grafico per l’esattezza, che ti indica con precisione quanti colori e toni diversi sono presenti nell’immagine e se ci sono zone con buchi di luce bruciati o neri troppo “chiusi”…

Tale grafico infatti ti dice dove sono distribuiti i pixel dell’immagine.

L’istogramma è suddiviso in 5 parti:

Toni molto scuri (neri), toni scuri (ombre), toni medi (esposizione), toni chiari (luci) e toni molto chiari (bianchi).

 

 

Viene spesso, per semplificare, diviso in tre parti:A seconda di com’è disegnata la tua curva saprai con esattezza dove sono e quanti pixel hai in ogni parte!

La parte delle luci è quella che raccoglie più informazioni.

ATTENZIONE AI FALSI MITI

Un falso mito vuole che un istogramma a “panettone” sia l’istogramma perfetto…

Questo non è assolutamente vero: l’istogramma perfetto non esiste perché dipenderà dalla fotografia che farai!

Se farai un notturno, per esempio, è palese che la curva dei pixel sarà prevalentemente nella zona dei “molto scuri”!

È normale!

ECCO COSA POSSIAMO LEGGERE:

Quello che però possiamo sapere è quando una foto è scorretta.

Questo può capitare in due casi:

➡️ un istogramma che “sfonda” uno dei due estremi, perché significa che hai bruciato completamente i bianchi ho hai chiuso troppo i neri e questo non si recupera in postproduzione neanche se si scatta in raw!

➡️ un istogramma che non raggiunge gli estremi perché che ti sei perso dei dati, e se la parte che non tocca è l’estremo molto chiari i dati che hai perso sono davvero tanti! Se non tocchi né i neri né i bianchi significa che hai una immagine poco contrastata, molto piatta…

Un istogramma è corretto se tocca gli estremi senza sfondarli, la curva poi dipenderà dalla fotografia che vogliamo scattare!

Quando si fa una fotografia quindi la cosa da fare è leggere l’istogramma, solo quello ci dice davvero se la nostra foto è corretta o meno!

Se hai qualche dubbio sul tuo modo di scattare, soprattutto per le fotografie d’interni, o vorresti proprio imparare sono disponibile a corsi one to one ti basta contattarmi!!!

Oggi vorrei darti alcuni suggerimenti per una corretta fotografia d’interni.

Credo che concordi con me nell’affermare che, nell’era del digitale la fotografia sia molto importante!

Questo vale ovviamente anche per la fotografia d’interni, sia che tu voglia vendere o affittare casa, sia che tu debba mostrare la tua struttura perché i turisti vengano da te.

Tutto quello che metti on-line deve risultare accattivante, pena passare assolutamente inosservato.

Con la fotografia d’interni dobbiamo rappresentare nel miglior modo possibile uno spazio valorizzandolo con una corretta composizione e un giusto utilizzo delle luci!

Vediamo insieme questi suggerimenti:

  • Utilizzo del cavalletto, bolla e autoscatto o scatto remoto:

questi tre elementi sono indispensabili per ottenere foto dritte e nitide.

La maggior parte degli ambienti non ha una forte luce e, per poter avere tutto correttamente illuminato, per poter vedere tutti i dettagli è necessario usare tempi di posa più lunghi, assolutamente non gestibili a mano libera.

– Il treppiede è assolutamente un valido alleato, una corretta altezza per una buona inquadratura è intorno a 85-90 centimetri.

– La bolla aiuterà a mantenere la macchina fotografica parallela al suolo evitando fastidiosissime linee cadenti.

– Infine l’autoscatto o lo scatto remoto eviteranno le vibrazioni che il tocco della nostra mano potrebbe dare, si eviterà così il micro mosso.

  • Luce naturale, ma non solo:

per la fotografia d’interni scattare in luce naturale è davvero la miglior cosa, ma va studiata per ottenere il miglior risultato possibile a seconda di quello che devi fare con la tua fotografia:

– se vuoi luce omogenea e ombre morbide dovresti scattare al mattino o alla sera;

– nel caso avessi bisogno di forti contrasti invece è ottimo il sole di mezzogiorno,

– invece se vuoi luce soffusa andrà molto bene una giornata nuvolosa

Attenzione se devi fotografare interni ed esterni!

Come spiegato in un precedente articolo, il sensore della macchina fotografica non vede come il nostro occhio quindi bisognerà usufruire di qualche trucchetto come l’HDR ovvero l’unione di più foto con esposizioni diverse…

La scelta dipende tutto dal messaggio finale che vuoi dare con questa immagine:

se serve per vedere / affittare troppo contrasto potrebbe non essere la cosa migliore, mentre lo potrebbe diventare de devi mostrare un bel lavoro di interior design…

  • Luce artificiale, per creare atmosfera:

a volte la luce naturale non è sufficiente (per esempio in un giorno di pioggia d’inverno), oppure potresti avere un locale cieco (come un bagno o un angolo cottura).

Oppure potresti aver bisogno di creare un po’ di mood o di magia (la luce degli abatjour potrebbe essere un esempio)…

Qualunque sia il motivo per cui utilizzi la luce artificiale ricordati di fare molta attenzione, perché, come già detto in una altro articolo, gestire due tipi di luce non è semplice.

Non solo, c’è da sperare che ci sia un solo tipo di luce artificiale con gli stessi gradi kelvin, se no le cose si complicano ulteriormente.

È molto importante in questo caso un corretto bilanciamento del bianco per mantenere inalterati i colori presenti.

Se scatti in raw (cosa che ovviamente consiglio caldamente) lo puoi fare in fase di sviluppo e post produzione, ma più porti a casa una immagine corretta e meno dovrai faticare dopo!

  • Analizza la scena:

devi prestare molta attenzione a tutto quello che entra all’interno del tuo scatto. L’ambiente dovrà essere pulito e ordinato, possibilmente con pochi oggetti per evitare distrazioni e confusione.

Stai attento alla composizione, decidi cosa deve entrare nello scatto e cosa no e fai attenzione ai tagli, se correttamente eseguiti danno movimento all’immagine.
Cura i dettagli!

L’utilizzo del colore, in maniera ponderata può dare quel tocco in più all’immagine, anche qui senza esagerare se no sarà distraente!

Resta che, anche qui, dipende dall’utilizzo che si dovrà fare della foto.

  • Attenzione a non distorcere:

con cavalletto e bolla riuscirai ad avere le linee verticali, ma se non stai attento all’utilizzo dell’obiettivo rischi di distorcele completamente!

Non parlo solo dell’utilizzo del grand’angolo, ma anche di un obiettivo zoom “normale”, infatti se portato al suoi valori massimi tenderà a distorcere l’ambiente.

Se monti per esempio un obiettivo 16-24 e lo usi a focale 16 distorcerà, se invece hai un 10-18 e lo utilizzi sempre a 16, pur essendo la stessa focale, non ti darà questo difetto!
Anche questa distorsione è correggibile in fase di sviluppo, ma come detto prima, più si è attenti in fase di scatto meno si dovrà lavorare dopo!

  • Le foto devono essere nitide:

negli interni avrai più oggetti a varie distanze dal tuo punto di visuale , tutti, e sottolineo tutti, questi oggetti devono essere a fuoco e nitidi!

Per fare questo dovrai avere un’ottima profondità di campo e quindi usare un diaframma chiuso che sia almeno F7.1, ma F9 o F11 sono ancora meglio.

Avere un diaframma chiuso richiederà tempi di posa più lunghi per una corretta esposizione, ma avendo il cavalletto non avrai problemi.

  • Foto orizzontali:

a meno che tu non possa fare diversamente (esempio un bagno lungo e stretto) o che non sia la foto di un dettaglio o che ti abbiano fatto una richiesta particolare, la fotografia d’interni predilige un orientamento orizzontale, riuscirai ad avere una maggior visuale!

  • Prenditi il tuo tempo:

tutte queste cose richiedono tempo e dedizione, quindi per fare un buon servizio prenditi davvero tutto il tempo necessario, l’errore è dietro l’angolo e non sempre riesci poi a correggerlo in post produzione!

  • Sviluppo e post produzioni reali:

quando hai finito i tuoi scatti è ora di lavorarle… quando copierai le foto nel pc ti accorgerai che spesso non hanno gli stessi colori come la scena che hai visto!

Nessun problema, soprattutto se scatti in raw, con i giusti programmi potrai assolutamente tirare fuori tutti i dati presenti!

Ma fai attenzione poi a non esagerare, una postproduzione “pesante” e irreale può essere molto fastidiosa.

 

Se il risultato non è come vorresti, possiamo ad andare a lavorare sulle cose che non ti riescono, sono a disposizione per corsi on-line!

Ti basta contattarmi!

Una giusta inquadratura è il modo per poter scattare una immagine bella da vedere, che catturi l’attenzione e magari che possa regalare quell’emozione che riesca a spingere l’osservatore ad agire.

Ho spesso parlato dell’importanza di osservare e studiare attentamente la scena che intendiamo fotografare.

È l’unico modo per trovare la giusta inquadratura!

LUCE, LUCE, LUCE…

La cosa più importante per una qualsivoglia fotografia è la luce, sappiamo infatti che la parola fotografia significa “scrivere con la luce”.

La mia indegnante lo ripete in continuazione “Se la luce non è buona è meglio rinunciare allo scatto!”

Può sembrare esagerata, io le prime volte, lo ammetto, l’ho pensato, ma ho capito col tempo che ha assolutamente ragione!

Ora è ovvio che puoi fare tutti gli scatti che vuoi, quando vuoi in qualsiasi condizioni, ma la luce corretta farà la differenza tra uno scatto e una fotografia ben fatta, che avrà quel quid in più!

Quindi se le tue foto servono per attirare turisti nella tua struttura non potrai scattare a caso!

Personalmente cerco di scattare al mattino, quando la luce è ancora sufficientemente morbida da non creare troppi contrasti negli interni, ma che faccia già i suoi meravigliosi giochi di luce su pareti e pavimenti.

Questo perché una luce, ben gestita può essere un ottimo alleato!

L’ARTE DEL COMPORRE

Una volta capito l’orario migliore per scattare dovremo pensare alla composizione della nostra immagine.

Questo non si fa spostando gli arredi (se non eventualmente togliere qualcosa che possa disturbare o magari girare leggermente una sedia o un divano).

Bensì lo si fa studiando l’inquadratura e come mobili e oggetti si mostrano al suo interno!

Come detto altre volte la macchina foto non vede come l’occhio e soprattutto, per quanto possiamo usare un grandangolo, la parte ripresa sarà sempre inferiore a ciò che vede l’occhio.

Questo fa sì che ciò che viene immortalato acquisti una peso visivo maggiore, tutto viene amplificato.

Conoscere la “regola dei terzi” per la composizione e l’inquadratura fotografica è assolutamente indispensabile!

Questa regola parte dalla scomposizione dell’area da riprendere in tre parti verticali e tre orizzontali in modo da formare nove parti identiche.

I punti in cui si incontrano le linee sono chiamati punti forti.

 

Questa regola raccomanda di posizionare il soggetto che consideriamo di maggior importanza vicini alle linee o ai punti.

Questo al fine di ottenere un migliore equilibrio dell’immagine e una naturale interazione da parte di chi la guarda.

Non deve essere per forza un mobile grande, potrebbe essere un oggetto che riteniamo essere il fulcro di quell’ambiente.

IL PESO VISIVO

Questo ci porta a parlare di “peso visivo” e “equilibrio”, che in una fotografia sono davvero molto importanti.

Il peso visivo non riguarda tanto il volume di un oggetto quanto come attira lo sguardo: per esempio in una immagine dai colori neutri basterà un piccolo tocco di rosso per spostare l’attenzione su quel dettaglio!

Alle volte questo può essere deleterio perché distrae dal resto della fotografia.

Quindi nel posizionare la macchina foto e nello studiare la scena, si dovrà fare attenzione alla regola dei terzi e al peso visivo di oggetti e colori al fine di ottenere una immagine che sia equilibrata, ovvero correttamente bilanciata: nessuna delle 9 aree deve attirare di più, altrimenti lo sguardo non sarà “libero” di spaziare e avere una visione totale dell’ambiente!

Ecco quindi che in una scena dove è presente, ad esempio, un armadio ingombrante questo dovrà essere “compensato” con un altro elemento posizionato secondo la regola dei terzi o con un peso visivo altrettanto importante.

Una immagine bilanciata risulta gradevole da vedere, attira l’attenzione e suscita emozioni!

Le emozioni sono quelle che spingono a compiere delle azioni, vuoi davvero continuare con scatti non studiati che non trasmettono nulla?

In questo periodo di quarantena forzata potresti pensare a come fare per migliorare la tua visibilità su internet, in modo che, appena questo momento così difficile finisce, la gente verrà attratta dalla tua struttura e ti scelga per poter finalmente staccare la spina!

VUOI IMPARARE A FOTOGRAFARE?!

Se non sei sicuro di come fare sono a disposizione per insegnarti, anche a distanza, ma ci sono, quindi non esitare a contattami!

Imparerai a fare scatti che attireranno i tuoi potenziali clienti!

Come si può emozionare con immagini di cose inanimate?

Ammettiamolo gli interni, essendo inanimati, sono decisamente poco attrattivi a livello emozionale!

Non è assolutamente facile riuscire a coinvolgere in maniera non razionale qualcuno con questo genere di immagini, eppure solo se riesci in qualche modo a provocare una emozione potrai attirare un osservatore a volerne sapere di più!

Le foto della tua struttura sono le prime cose che un potenziale cliente vedrà di te, e da quelle si farà una prima idea di cosa potrebbe trovare e di cosa proverà soggiornando da te.

E non è sufficiente mostrar un letto che sembra comodo, con gli asciugamani ben posizionati per attrarre un cliente.

Una persona che sta cercando una struttura per una vacanza vuole capire quali sensazioni potrà vivere.

E lo fa in tre modi:

– immagini dei locali
– recensioni
– eventuali testi con descrizioni e racconti

Proprio in quest’ordine!

Se l’immagine non lo attrae va oltre a cercare qualcosa che possa fargli smuovere qualcosa!

Come dicevo poc’anzi però creare delle emozioni immortalando una camera non è semplice, lo capisco alla fine le cose presenti sono sempre quelle:
– letto
– comodini con abatjour
– armadio
spesso poco altro!

Allora come si può emozionare con immagini di cose inanimate?

La prima cosa, è naturale, è avere degli ambienti armoniosi sia nell’arredo che, soprattutto, nei colori.

Detto questo ci sono alcuni accorgimenti che puoi curare quando immortali i locali e le stanze della tua struttura:

Le linee dritte

Lo so lo ripeto spesso, ma credimi è dannatamente importante!

orizzontali e verticali sono dei punti certi e vederle storte provoca un fastidio inconscio.

Se non hai una bolla, metti una verticale in un bordo dell’inquadratura, ti aiuterà tantissimo!

Stai attento alla composizione

La macchina fotografica ha un campo di ripresa limitato e anche incorniciato, quindi in quello spazio tutto deve essere in ordine e posto in maniera equilibrato.

La nostra mente è selettiva, se ci concentriamo su un particolare è possibile che non faremo caso a tutto il resto intorno, la macchina fotografica questa selezione non la sa fare e cattura tutto quello che c’è.

Quindi prima di scattare bisogna “fare un giro” con lo sguardo su tutta la scena che il mirino può vedere per controllare che non ci siano elementi di disturbo.

Non aver paura a spostare un poco le cose se vedi che nell’inquadratura è di troppo o, al contrario se manca.

Se spostare le cose creasse una scena “forzata”, ovvero se un oggetto spostato risultasse palesemente fuori luogo, dovrai cercare di compensare con le luci e le ombre o enfatizzando cercando di catturare delle linee che accompagnino lo sguardo esattamente dove vuoi tu!

– Cerca di utilizzare al meglio le luci.

prima di tutto quella naturale, e creando dei bei giochi di luci e ombre.

Attento a non “bruciare” le finestre, ovvero non farle diventare troppo bianche perdendo dettagli, sembrerà che entri lo Spirito Santo e non è davvero il caso!

Battute a parte, troppa luce è distraente, quindi non è mai una buona cosa.

Naturalmente anche le zone in ombra non devono essere troppo nere, perché tutti i dettagli devono essere ben visibili.

Nelle camere da letto le luci dei comodini si possono accendere, perché creano atmosfera, ma anche lì stai attento a non farle diventare “palle infuocate”!

Per le altre luci, se di solito, durante il giorno non sono accese, tienile spente, potrebbero far pensare che i locali in realtà sono bui.

Se però fanno dei bei giochi di luci su soffitti e pareti allora potrebbe valer la pena accenderle (sempre facendo attenzione a non averle troppo luminose!)

Fai attenzione alle inquadrature!

Quella angolare è molto dinamica e riprende buona parte dei locali, ma fanne alcune anche di fronte.

Attento a non riprendere troppo dall’alto le immagini risulteranno senza attrattiva e il rischio di linee storte è  maggiore!

Una altezza buona è sui 90cm, ma nelle camere vicino al letto puoi anche provare a scendere, l’immagine risulterà più suggestiva!

– Fai anche fotografie di dettagli!

Foto di dettagli attirano l’attenzione, attivano l’immaginazione, perché entrano nel particolare non mostrando nitidamente a chi guarda l’intera scena, che quindi sarà ipotizzata suscitando curiosità!

Chi guarda una foto di dettaglio sarà infatti “costretto” a immaginare cosa ci sarà aldilà di quello che è impresso nell’immagine, dove è posizionato e che “ruolo” ha in quell’ambiente!

Vedrai che con questi accorgimenti, le tue immagini, anche se rappresentano cose inanimate, risulteranno non solo buone a livello tecnico, ma riusciranno ad emozionare e smuovere qualcosa in chi le osserva, che vorrà saperne di più e quindi poi magari verrà a trovarti!

Se poi non sei sicuro o non sei convinto delle tue immagini non esitare a contattarmi.

“Oggi con i programmi di ritocco, come Photoshop, ottenere delle buone immagini è davvero facile!”

Recentemente mi è stata detta questa frase… non sapevo se sentirmi offesa o se farmi una risata!

Ho poi optato per la seconda!

Ma prendo spunto da questo episodio per approfondire un po’ l’argomento: spesso si pensa che per fare una buona fotografia sia necessaria una attrezzatura super costosa e poi chissà quali programmi di fotoritocco!

Non è così!

Certo l’attrezzatura può aiutare, non c’è dubbio, così come i programmi vari, ma se un buon fotografo sarà capace di ottenere una buona fotografia anche con attrezzatura non di ultima generazione, non sarà vero il contrario: un fotografo mediocre produrrà immagini mediocri anche con l’attrezzatura migliore!

E i programmi di fotoritocco, anche per i migliori che esistano, non sono sufficienti per avere delle immagini che colpiscono!

Potrai sistemare qualche linea storta, potrai aggiustare un po’ l’illuminazione e i colori, potrai perfino renderla un poco più nitida, ma… resterà una foto senz’anima!

Photoshop, Camera Raw, Lightroom e chi più ne ha più ne metta sono strumenti assolutamente indispensabili, come “tocco finale”, la ciliegina sulla torta per intenderci, ma non possono fare la torta!!!!

La foto nasce dentro, dalla sensibilità che hai nel guardare e sentire quello che ti circonda.

Una foto RACCONTA, una foto SUSCITA EMOZIONI!

Un fotografo d’interni non si limita ad usare il cavalletto e la bolla, mettersi nei 4 angoli e poi fare un clic e via, visualizza e vive l’emozione che vuole trasmettere.
Il fotografo studia ogni dettaglio per riuscire, con le sue immagini, a farti entrare empaticamente dentro quegli ambienti immortalati.

Questo fa sì che la foto sia BELLA, estremamente BELLA anche allo stato “grezzo”!

I programmi di post produzione aiuteranno quindi non tanto per le piccole correzioni quanto a “tirare fuori” ancora meglio quello che è già presente nei dati dell’immagine.

Ricordo che la macchina fotografica non vede come l’occhio, quindi un minimo di sviluppo è assolutamente necessario!

A volte si può decidere di “caricare” un poco per enfatizzare un particolare, ma non bisogna mai esagerare!
Un conto è valorizzare, un conto è trasformare e snaturare! (sempre che non lo fai per un determinato motivo, in maniera voluta e studiata!)

La foto deve risultare autentica e non finta!

Questo vale sempre, ma nella fotografia d’interni ancora di più, qualunque sia il suo utilizzo (case in vendita/affitto; B&B/hotel/strutture micro ricettive o mostrare una costruzione/ristrutturazione), perché l’osservatore deve poi ritrovare nella realtà quello che ha visto!

Se non vuoi rischiare di fare foto e post produzioni che allontanino anziché attrarre un possibile cliente non esitare a contattarmi!

Vale la pena usare il flash quando si fotografano interni?

Beh dipende!

Come sai, quando fotografo interni, cerco di usare più che altro la luce naturale.

Qualche volta mi capita di accendere qualche abatjour solo se può creare un poco si atmosfera in più.

Ma è indubbio che ci siano case che hanno zone fortemente illuminate e altre decisamente più in ombra.

Non sempre il tempo è sufficiente per posi lunghe oppure per la tecnica dell’HDR (che ricordo essere l’unione di due o più foto con esposizioni differenti), in questi casi l’aiuto del flash potrebbe essere d’aiuto, ma solo se lo si usa in maniera corretta!

Partiamo da una cosa da NON fare assolutamente: puntare il flash in avanti, sul soggetto.

La luce che il flash emanerà eliminerà le ombre (o meglio le sposterà dietro dove non si vedono) e renderà l’immagine super piatta!

Negli interni non è mai consigliabile! Le ombre creano dei giochi che danno atmosfera, non è un bene toglierle, bisogna solo eventualmente ammorbidirle!

Se si ha un flash solo agganciato nell’apposita slitta della macchina fotografica bisognerà puntarlo in alto affinché, il fascio di luce prodotto colpisca il soffitto e ricada in maniera più soffusa nell’ambiente.

Questo darà una luce più naturale alla stanza.

MA ATTENZIONE il soffitto dovrà essere bianco! in caso contrario la luce, ricadendo porterà con se anche il colore, creando fastidiose dominanti!!

Il flash sulla macchina fotografica potrebbe non essere sufficiente se siete posizionati nella zona di luce e invece l’ombra è più avanti.

In questi casi bisognerebbe mettere il flash (ovviamente che nascosto) nella zona d’ombra e comandarlo da remoto (ci sono strumenti appositi come i trigger).

Tendenzialmente dovrà sempre essere puntato al soffitto, ma volendo potrai trovare anche altri escamotage come avere un pannello riflettente e puntare il flash su quello…

Tutto dipende da quanto è buia quella zona!

Va da se che magari un flash solo possa non essere sufficiente, averne 2 o 3 collegati potrebbe dare dei risultati migliori!

In tutti i casi potrebbe risultare una buona idea anche l’utilizzo di un softbox sul flash (ovvero un diffusore), che si può assolutamente fare in maniera casalinga con la carta da forno.

Questo renderà la luce ancora più morbida e quindi donerà una illuminazione più naturale alla stanza.

Oltre ai flash, ci sono altri strumenti che possono aiutare ad illuminare zone buie come ad esempio la monotorcia.

Va usata con un softobox per rendere la luce più soffusa.

La monotorcia ha una luce continua non troppo forte che può essere accompagnata anche dal flash.

Il vantaggio della monotorcia è che la sua luce è maggiore di un flash cobra normale e più naturale avendo anche la luce continua.

Lo svantaggio è che è molto ingombrante e molto più difficile da “nascondere”.

L’utilizzo di questa strumentazione richiede pratica e tempo di preparazione nello shooting stesso.

Alla fine a parer mio resta più semplice l’utilizzo dell’hdr, anche a livello di tempo (ormai anche unire le varie immagini in fase di sviluppo è molto veloce!).

Devi fotografare i tuoi interni e non hai voglia di comprare tutti questi strumenti?

Non esitare a contattarmi!